Ultra Music Festival, 2 settimane dopo…

E’ dura riprendersi ad ogni ritorno da Miami, ma siamo qui, tornati alla realtà dei giorni nostri, dopo l’ennesimo sogno vissuto nella Magic City. Il 25esimo anniversario di Ultra Music Festival è stato davvero strepitoso e ve lo abbiamo documentato tramite le nostre instagram stories e i nostri post attraverso la nostra community su Facebook.

Ultra 25 (F)Gioie e dolori dunque per questa 25esima edizione che anche quest’anno ha dovuto fare i conti con il maltempo, gli allagamenti ed un rischio di chiusura, ma quando ti trovi in una zona subtropicale non puoi far altro che essere preparato a tutto ciò. Noi di EDM lab abbiamo preferito concentrarci sul mainstage, e non fare zapping da uno stage all’altro, questo per vivere ancora una volta l’esperienza principale e meno underground che questo importantissimo festival offre ormai da un quarto di secolo.

A differenza di come molti lamentano sui social, Ultra non è uguale ogni anno, anzi. Sebbene sia un festival che non ama mutare la sua anima interiore, anche questa 25esima edizione ha regalato tante sorprese. Poi è chiaro che se si cerca l’animazione da circo, bisogna scegliere altri festival.

Giorno 1 – Ultra Music Festival 2025

Il Day1, rinfrescato da un fittissimo vento che ha avvolto Miami per tutta la MMW, è cominciato alla grande con i nomi top del settore. Abbiamo apprezzato molto vedere uno come Sam Feldt aprire questo festival, lui che negli ultimi anni ha colonizzato le classifiche radiofoniche e le playlist con i suoi brani, merita questo festival. Vale lo stesso per Subtronics, che seppur abbraccia una nicchia, questa va accontentata anche ai festival: gran bel set! Timmy Trumpet non è uno dei nostri artisti preferiti, ma è stato emozionante vedere il suo opening act.

Quando il sole sta per calare dietro ai grattacieli di downtown Miami capisci che è tempo giusto per il re Tiesto. Anche lui, come Sam Feldt, negli ultimi anni ha dominato le classifiche con le sue versioni remix di – praticamente – qualsiasi disco in circolo. Questo è quello che ci ha fatto sentire, miscelato ad alcuni pezzi iconici e alla prima grande sorpresa: il suo nuovo disco “Tell me Where You Go” con i Clean Bandit, che sono stati ospitati sul mainstage. Da questo set abbiamo catturato uno dei momenti più epici del festival.

Pronti per un set super-tamarro con Afrojack? Beh si, ma così non è stato (per fortuna!). Afrojack ha da poco dichiarato di voler tornare a fare dei dischi epici, si è ammorbidito, e ci ha regalato un set fantastico con parti strumentali che ripercorrono i suoi brani più iconici. Ma la vera chicca dell suo set è stata portare David Guetta e Sia sul palco di Ultra per cantare dal vivo per la prima volta al mondo Titanium (e non solo). Abbiamo raccontato il momento nel nostro video, ed è stato super emozionante.

Alesso è il vero must della serata, almeno per noi. Un set ricco di ID, il suo solito stile unico e la chiusura con i migliori pezzi di sempre che si, lo ammettiamo, ci hanno strappato ancora una volta una lacrimuccia. Anche nel set di Alesso c’è stata una bella sorpresa. Sul palco la voce iconica di alcuni dei pezzi più belli di sempre, stiamo parlando di Nadia Ali, che ci ha regalato la versione live di “Pressure”, (video) suonata da Alesso in varie versioni, compresa la sua. Consigliamo di vedere l’intero set da qui.

La serata si chiude con lo spettacolare b2b tra John Summit e Dom Dolla. Potremmo considerarli come la nuova scena EDM, perchè dieci anni fa un set così sul mainstage ce lo saremmo solo sognato. I due pilastri dei giorni nostri musicali, hanno spaccato di brutto. I migliori pezzi di entrambe, un’energia ed un’emozione senza eguali che sfocia nel loro progetto “Everything Always“. Chiusura inaspettata del Day1, ma molto apprezzata.

Giorno 2 – Ultra Music Festival 2025

E’ il giorno più lungo di UMF, e arriviamo con qualche ora di ritardo per salvaguardare le energie, ma giusto in tempo per Joel Corry. Non vogliamo essere ripetitivi, ma come già detto ci sono tanti nuovi artisti che rappresentano la scena EDM, Joel Corry è uno di questi. Tantissime hit, sue ovviamente, una dietro l’altra, è stato un piacere ri ascoltarle dal vivo. Sta per arrivare anche il grande classico Steve Aoki, che oltre a lanciare torte, questa volta si porta dietro una manciata di artisti tra i quali gli italiani Marnik, Swae Lee, Trippie Red e Mike Posner. E’ festa grande! Ma è tempo di dare spazio ad un altro re di questo festival: Armin Van Buuren.

Se l’anno scorso il sommo capo aveva suonato decine di ID che via via sono state poi rilasciate durante l’anno, quest’anno non è da meno. Il suo è sempre uno show impeccabile e questo palco è perfetto per presentare nuove mine. Sono tantissime le ID tracks di Armin, ma tra le varie altre sorprese c’è stata anche la presentazione del recente singolo insieme ad Adam Beyer, giunto sul palco per saltare con Armin.

Non amando molto il genere proposto da Anyma & Solomun, non ci pronunciamo su questo set. Lo abbiamo visto da lontano mentre assaporavamo i costosissimi cibi offerti dal food & beverage di Ultra, e va bene così. A rappresentare la Swedish House Mafia, grande assente di quest’anno, c’è però Axwell che regala un altro set epico. I grandi classici del trio svedese e non solo, si mescolano a qualche ID come la nuova di Sebastian Ingrosso e Steve Angello “No Enemies” e nuova musica degli SHM che, chissà quando arriverà. Il resto, è storia. Un altro set assolutamente da rivedere da qui.

La lunga serata continua con un altro momento storico. Il ritorno di Skrillex sul mainstage di Ultra dopo dieci anni. L’america ama Skrillex come Skrillex ama l’america, quindi non ce n’è per nessuno. Il set da paura è ricco di sonorità nuova e vecchie, ma anche di ospiti come Damian Marley che ha performato lo storico remix di Make It Bun Dem. Ma anche Flowdan, Young Miko e Naisha. Tributi speciali al progetto ormai defunto Jack U e al compianto Avicii con lo storico remix di Levels prodotto dallo stesso Skrillex. Qui un nostro momento epico.

Sfiniti ma pronti per la chiusura di Hardwell. Tutti speriamo in un Throwback set con le più belle tracce di sempre, ma siamo all’Ultra, quindi nulla è scontato. Hardwell apre con il nuovo singolo Sanctuary e poi prosegue con una manciata di dischi vecchi e mashup da paura. Ce n’è per tutti i gusti all’interno del suo set, il tutto prima di mescolare una manciata di nuove ID e chiudere con la sua Modern Techno. Il Day 2 si chiude così.

Giorno 3 – Ultra Music Festival 2025

Il meteo non promette bene, entriamo intorno alle 3 PM e subito iniziamo a saltare al worldwide stage con un pò di Drum&Bass che non guasta mai, ma nel giro di pochi minuti il cielo di Miami si copre e viene giù un temporale torrenziale. Il festival viene immediatamente sospeso per garantire la sicurezza di tutti e corriamo a ripararci come meglio possiamo. Dopo circa un’ora, il cielo sembra liberarsi, la musica riparte e corriamo al mainstage perchè un altro new act della scena EDM sta suonando: Sonny Fodera. La tregua dura poco, tra una vibes e l’altra proveniente dal mainstage, viene giù un’altra bomba d’acqua e siamo costretti a riparaci di nuovo mentre il Bayfront Park diventa una piscina di fango che ci accompagnerà poi per tutta la serata. La timetable dell’evento cambia un tantino e arriva MORTEN che dopo aver sognato quel palco per oltre 10 anni, come lui stesso racconta, decide di mantenere la promessa e tra un brano Future Rave e un altro, si fa tagliare i capelli in diretta mondiale.

Bagnati, anzi bagnatissimi, ci godiamo lo special guest di questo Ultra25 che riporta il nome leggendario di KASKADE. Non c’è molto da aggiungere, il produttore canadese è un’icona. Se non lo conoscete, siete nel posto sbagliato. E’ in arrivo Gryffin. Un mix di generi per lui, ma il pubblico apprezza tanto il suo set. Siamo quasi alla fine, la stanchezza dei tre giorni si fa sentire ma sappiamo che ci saranno ancora dei momenti epici come quello del Drone Show che ho mostrato i vari mainstage deglli anni passati. (Video). Sul paco c’è Zedd che suona tutte le sue hit più classiche mescolate ai visual e agli effetti in modo assolutamente perfetto grazie al lavoro certosino del suo team. E’ qualcosa di magico. Ma è tempo di chiudere con Martin Garrix. Non c’è tanto da aggiungere. I suoi show sono assolutamente un game changer, guardatelo e riguardatelo per capire perchè lui è il dj numero uno al mondo. Abbiamo catturato il momento epico della chiusura dove Martin Garrix suona una delle sue ultime produzioni, la prima nella quale usa la sua voce per il vocal.

Cosa è cambiato negli anni?

Ultra conserva la sua anima di festival più importante al mondo. Non il più grande, non più colorato, non quello con più fuochi d’artificio (come se fosse la cosa più importante), ma quello dove gli artisti vogliono esibirsi, vogliono presentare nuove tracce e lasciare un ricordo nel cuore e nella mente dei fan. Quindi Ultra porta benissimo i suoi 25anni e Miami e il Bayfront Park sono la cornice perfetta per questo festival.

Avendo vissuto questo evento per diversi anni, abbiamo notato anche un cambio generazionale dei partecipanti. Ci sono molti più giovani e meno ravers della golden era dell’EDM. Lo si nota anche dalla reazione generale del pubblico quando ci sono dischi evergreen più vecchiotti. Ma ci sta, il fenomeno EDM è circa al suo 15esimo anno di vita del resto.

L’appuntamento per l’edizione 26 del festival Made In Miami è per il prossimo 26,27,28 Marzo 2026. Quest’anno i biglietti sono stati messi in vendita ancor prima dell’inizio della 25esima edizione.

E’ stata un’edizione fantastica, piena di sorprese ed emozioni. Non ci resta che dire Grazie Ultra, Grazie Miami, ci vediamo presto!

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