Martedì 18 Ottobre 2022, questa è la data che molti di noi aspettavano da mesi, forse anni e che ormai credevamo non arrivasse più.
Finita l’estate, tra un festival ed un altro ci rendiamo conto che forse è il caso di dare un’occhiata a quei vecchi biglietti ricevuti ormai da troppo tempo e che ancora sono chiusi in un cartone Nexive. Li tiriamo fuori e capiamo che il giorno dopo a lavoro dovremo chiedere un permesso per il prossimo Martedì, perché fra poco meno di due settimane si parte per Milano per vedere gli Swedish House Mafia!
Per riassumervi al massimo l’evento in poche righe, dovremmo parlarvi solamente dei 3 Svedesi e dell’emozione che ci hanno regalato, ma facendo così passeremo sopra ad alcuni tasti dolenti su cui dobbiamo per forza soffermarci:
Per prima cosa e quindi la più importante ovviamente, l’impianto audio. Come ci si aspettava, alcune piccole lacune per un evento di questo tipo, sopratutto rispetto al costo del biglietto che faceva prospettare qualcosa di meglio.
Con un biglietto ‘Parterre’ (davanti al palco), si riusciva a godere dell’evento nel migliore dei modi, ma se non siete stati tra i fortunati ad accaparrarvi i primi tickets, vi sarete accorti che fino all’arrivo dei protagonisti è stato difficile godere di un buon audio e persino riconoscere Vintage Culture e Andrea Oliva in console. E’ una tecnica per dar risalto agli ospiti? Chi può dirlo, di sicuro, il preserata non è stato di buon gradimento per via dell’audio, almeno per chi era sugli spalti.
Passando ad altro, non crediamo sia possibile che esattamente dopo poco più di mezzora di apertura dell’arena, tutte le taglie medie del merchandising ufficiale come M o L siano già terminate.
Per farla breve siamo tornati a casa con un pigiamone pagato caro taglia XL… eh vabbè!
Ultimo ma non meno importante: stimiamo Andrea Oliva, perché è un ottimo prospetto e un buon produttore che speriamo ci possa riservare delle sorprese per il futuro, ma usarlo come sostituto di Alesso, annunciandolo solo pochi giorni prima dell’evento, ci ha lasciato veramente delusi.
Lamentele a parte, per molti Italiani finalmente è stato il momento di vedere il trio dei sogni dal vivo. Per la prima volta non siamo dovuti andare al Tomorrowland o all’Ultra per viverli, ma sono venuti loro da noi, in Italia.
Quanto allo Show, c’è da fare una menzione d’onore per la scenografia: ogni partecipante è stato dotato di uno speciale braccialetto, che a seconda del momento e della traccia brillava di luce diversa, creando un’atmosfera mozzafiato.
Il tutto è stato miscelato con “Il Cerchio”, scelto come vero e proprio simbolo del tour mondiale degli Swedish House Mafia. Questo, che svolazzava e mutava anch’esso a seconda del momento e della traccia sopra la testa degli Svedesi, unendosi a fiammate e fuoci d’artificio, ha creato uno spettacolo mai visto prima.
Spettacolo Puro
Abbiamo ancora la pelle d’oca
Per quanto riguarda il set in se, davvero niente da dire, ormai le loro tracce le conosciamo tutti a memoria, ma crediamo che abbiano fatto uno sforzo in più del necessario, e abbiamo notato con piacere, come non si siano fermati alla sola presenza, ma che abbiano voluto fare anche qualcosina in più. Cosa molto apprezzata!
Concludendo, crediamo che questa giornata resterà nei cuori di molti, e speriamo che quel “See you next time at San Siro”, detto da Ingrosso per salutarci, si avveri veramente.
Grazie Swedish House Mafia per averci regalato questa emozione!
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