Era il 2016 quando il rapper newyorkese di origini guyanesi SAINt JHN, caricava sul suo Soundcloud “Roses“, trappata malinconica accompagnata da un video in bianco e nero, che ottenne anche un buon numero di visualizzazioni. Tuttavia non sembrava quella la hit che potesse dare una svolta ad una carriera da indie e quella, così come le altre degli anni precedenti, finì nel debut album “Collection One” del 2018. Certo non se la passava male, avendo scritto per Kiesza, Gorgon City e Usher ma alla soglia dei 30 anni, il suo nome non era noto come quelli per cui lavorava.
Ma SAINt JHN non sapeva che qualche anno dopo, un ragazzo kazako del 2000 di nome Imanbek Zeikenov, avrebbe avuto l’idea di riproporre la sua traccia con il sound slap-house, ispirato da tutta la scena dell’est Europa e soprattutto da “In My Mind” del lituano Dynoro. E così, nel settembre 2019, “Roses” inizia la sua nuova vita ottenendo da subito una buona rotazione radiofonica. Poi da inizio 2020, arrivano anche i primi riconoscimenti nelle charts di mezza Europa con piazzamenti alla #1 o almeno in top5, ovunque. Ma il culmine è stata la conquista della vetta in UK, mantenuta per due settimane tra fine marzo e inizio aprile, che è valsa a entrambi il disco di platino.
“Roses” è piaciuta moltissimo anche agli australiani dove i dischi di platino raggiunti, sono due ma cosa mancava per essere una global hit? Ovviamente il mercato nordamericano in cui a fine maggio è balzata fino alla #14 della Billboard Hot 100, dopo una permanenza piuttosto lunga in top 50. Fin qui è disco d’oro negli States e l’esplosione anche su Spotify dove è salita in top5, potrebbe migliorare anche questa certificazione fin qui ottenuta.
UPDATE : #7 nella Billboard Hot 100 a metà giugno
Noi di EDM LAB avevamo (quasi) previsto tutto, come potete leggere dal nostro post pubblicato a novembre 2019.