Qualche settimana fa, tra le releases del Venerdì (leggi qui) vediamo spuntare il nome di Robin Schulz seguito da un “Pres.”. I più esperti sapranno che quando un artista lancia un alias, spesso, almeno per i primi tempi, entrambe i nomi compaiono per intero nella nomenclatura del brano. Questo succede per permettere ai fan di capire chi si cela dietro ad un progetto collaterale.
Come dicevamo, Robin Schulz ha fatto qualcosa del genere di recente presentando un alias dal nome KOPPY. Il brano in questione era Atlantis, che suona leggermente diverso dal sound solito del produttore Tedesco, ma comunque molto gradevole. Tornando all’alias, KOPPY sembra essere un’entità sconosciuta, quasi ideale. Si cela sotto l’immagine di una volpe/gatto dal pelo viola e con un vestiario da rapper anni 2000.
Ma facciamo un salto indietro. Atlantis non rappresenta la prima apparizione di questo Alias. Robin aveva precedentemente usato questo nickname per remixare alcuni suoi brani come Sugar, uno dei suoi più grandi dischi del passato. Ma anche la più recente Rockstar Baby e poi Juliet.
Notato qualcosa di strano? Se non ci siete arrivati da soli, ve lo diciamo noi: tutti i brani che riportano l’alias KOPPY, sono in una chiave Speed Up (o Sped Up come dicono quelli fighi), ovvero più veloce e con voce pitchata, come trend del momento vuole.
Che sia questo quindi un’alias dedicato ad un certo tipo di remix/stile? Potrebbe essere. Un’altra curiosità invece, è quella che, in Atlantis, KOPPY si mostra per la prima volta in carne ed ossa (e pelo!). Gli viene quindi dato per la prima volta un “volto”.