Il 20 Aprile, come da tradizione, EDM Lab è solito commemorare la scomparsa di uno degli artisti che hanno scritto la storia dell’EDM: Avicii. Quest anno però lo faremo con un articolo diverso. Ci siamo posti alcune domande. Nel tentativo di darci delle risposte, abbiamo inevitabilmente espresso la nostra visione del mercato discografico, e dei cicli storici attraverso cui esso passa.
Se Avicii fosse ancora qui, come starebbe andando la sua carriera? Ma sopratutto: se Avicii non se ne fosse mai andato, che contributo starebbe dando alla musica EDM? Quale impatto avrebbe oggi la sua musica sul mercato discografico?
Per rispondere, dobbiamo tornare agli anni in cui Avicii riscuoteva il primo vero successo. Tim ha saputo innovare nel momento in cui si sentiva chiaramente la necessità di un elemento innovatore. In quegli anni il genere di riferimento, ossia l’Electro House, si stava uniformando troppo, senza più evolversi. Ed anche durante l’era della Big Room, Avicii ha continuato a innovare.
Tim Bergling ha elevato la musica elettronica grazie al sapiente utilizzo della melodia. Quell’elemento immortale che ha il potere di incantare, attrarre, affascinare, trasmettere sensazioni ed emozioni estatiche, e infilarsi nella testa delle persone.
Se Avicii fosse ancora qui, nel 2022, probabilmente sarebbe in cima alle classifiche. Per dirlo è sufficiente fare attenzione al mercato discografico attuale. L’EDM è priva di un genere di riferimento. Oggi sono i generi più duri a spadroneggiare, generi privi di vere progressioni melodiche e armoniche. La Tech House e la Techno si sono modernizzate, non a caso la Melodic Techno continua ad avere un enorme successo, e la Future Rave ha trovato terreno fertile.
Se Avicii non se ne fosse mai andato però non avrebbe impedito al mercato di fare il suo corso. Tim farebbe meravigliosamente bene la sua musica, senza probabilmente farsi influenzare stilisticamente dal mercato.
Come avvenuto con Avicii, in futuro ci aspettiamo un ritorno alla melodia. Il passato ci insegna che il mercato, dopo aver valorizzato l’essenziale e il ritmo, tornerà a qualcosa di più morbido ma energico, qualcosa di melodicamente iconico. Se Avicii fosse ancora tra noi, probabilmente la rinascita della melodia non partirebbe da lui. Probabilmente sarebbe però una spalla per qualcuno che ancora non conosciamo, quel qualcuno che aspettiamo: il prossimo Tim Bergling.
A seguito della nostra riflessione, siamo pronti per omaggiare silenziosamente la memoria di questo grande artista con gli articoli con cui gli abbiamo reso tributo negli anni precedenti. (QUI e QUI). Ciao Tim, ti salutiamo con la playlist che ti abbiamo dedicato qualche anno fa.