Ultra Music Festival 2023 nell’edizione di Miami scrive sui libri di storia una 23esima edizione davvero notevole. Una console ricca di grandi nomi, alias, b2b storici e pochi fronzoli. A partire da un mainstage che sembra la fusione tra quello del 2015 e quello del 2018 e dei mancati effetti speciali con console che si muovono, ruotano, saltano, scompaiono.
Che i tempi stiano cambiando, lo notiamo dal fatto che sul mainstage, già dalle 6 del pomeriggio troviamo la Techno con Charlotte de Witte, e che Dom Dolla e Vintage Culture per il secondo anno consecutivo ci fanno capire come anche il sound “house” sia cambiato ma ancora in voga, in tutte le sue sfumature. La gente ha voglia di musica, di ballare e saltare come non mai, quindi cambiamo le regole solite.
Dall’altra parte, Martin Garrix chiude il day1 a mani basse con un set 100% progressive ed electro, e questo succede a quasi 10 anni esatti dalla nascita (per mano sua) del genere BigRoom, che se vogliamo è un pò anche il bue che ha trainato il carro dei festival fino ad ora. E’ stato sensazionale e ci fa capire perchè è ancora lui il dj #1 al mondo.
Tra uno spettacolo di droni e l’altro, un indeciso su cosa suonare, David Guetta devasta il mainstage. Troppe hit, tanto da virare su mille generi in 60 minuti. Ma anche pronto a presentare la prossima #1 delle classifiche, che nemmeno a dirlo: è un remake! Restano i capi saldi di Armin Van Buuren, Alesso, Carl Cox ed un festival che conserva la sua magia tra i grattaceli di Downtown Miami. Sotto tono Nicky Romero, almeno secondo noi.
Dalla svezia, 10 anni dopo essersi separati su quel palco e 5 anni dopo essersi riuniti, sempre quel palco, gli Swedish House Mafia mescolano vecchie hit e nuove glorie ristabilendo l’ordine su chi comanda.
I ticket sono già in vendita: HERE