Axwell @ Numa Club (Bologna) Il racconto di Luca Dicio

EDM Lab vi racconta la serata con Axwell al Numa Club (Bologna) grazie al nostro reporter Luca Dicio (UniRadio Cesena).

Ore 21. Dopo un panino all’autogrill si parte in direzione Bologna, Numa Club

Siamo in macchina e già suona il set di Axwell /\ Ingrosso dell’UMF, così, giusto per arrivare a destinazione con il mood più giusto. La serata è di quelle che promettono bene: Axwell live al Numa Club!

I biglietti erano in vendita on-line, tutti sold-out, ma non avevamo dubbi. Ore 23.00, dopo i controlli di rito, siamo già dentro al locale, ancora abbastanza vuoto. Nessuno di noi è mai stato al Numa, discoteca nella Bologna industriale, bella e curata nei dettagli, con una chicca in più che non siamo riusciti a sfruttare: il piano rialzato laterale, una “balconata” da cui godere dello spettacolo da posizione privilegiata. Ma a noi piace divertirci all’ombra di occhi indiscreti, quindi meglio buttarsi in pista.

L’unica pecca, come dice anche il nome, è che… è molto club: tanti tavoli e poca pista, forse quindi non la location più adatta per un guest di tale portata.

Nostro malgrado scopriamo – a mezzanotte e mezza – la timetable ufficiale; per vedere Axwell bisogna aspettare le 2.30, ma non disperiamo: l’apertura sarà “a carico” di Simon De Jano & Madwill aka SDJM. Personalmente non posso non apprezzare la loro “The Heat”, un singolo di successo suonato ovunque, che mi piace tantissimo e la recente “That Way“, in cima ad ogni classifica attualmente. 

Il locale si va riempiendo, risultando poi al gran completo nel clou della serata; la pista è strapiena e la gente si arrampica dove può, quando finalmente arriva il momento in cui SDJM lasciano la consolle all’ospite più atteso.

Arriva Axwell! Il suo set dura un’ora e mezza, 90 minuti di puro godimento per i suoi fan.

La partenza è col botto: “How Do You Feel Right Now”, “Barricade” e “Dark River” (Video 1) (solo per citarne alcune), sapientemente mixate, ti prendono a schiaffi e ti portano in pista di peso. È il primo live di Axwell a cui assisto, e quello di ieri sera balza ai primi posti delle mie esperienze personali. Sarò di parte, da fan di Axwell /\ Ingrosso, ma ho trovato un set con i fiocchi, suonato da un’artista che vale ogni centesimo speso. Tecnica assoluta, il mixer che sembra un prolungamento delle sue braccia, lui che si lascia trasportare dalla musica e tutto questo, unito a mashup da pelle d’oca (indimenticabile quello tra “You’ve Got The Love”, “ Somebody That I Used To Know” e “Calling” (Video 5), momento in cui tutto il locale si è messo a saltare mettendo a rischio decine di smartphone), mi lasciano completamente soddisfatto di esserci stato. Se poi in questi 90 minuti ci mettiamo anche pietre miliari come “Don’t You Worry Child”, “ Reload” e simili, non posso che pensare che tutti siano rimasti soddisfatti dalla serata. (Continua sotto la gallery fotografica)

Serata perfetta? No.

Ho visto gente divertirsi, come un gruppo di ragazzi di fianco a me che “ah, quando inizia a suonare io impazzisco, te lo dico”, ho visto gente con maglie e felpe di Axtone, di Axwell e con logo /\, ma ho visto tanta, troppa gente ferma in pista, immobile, vestita a serata di gala, a fare video su video su video.

Certo, ognuno fa quello che vuole, si veste come gli pare e si comporta come più è abituato (a tal proposito, durante la serata non ho notato nulla di spiacevole) – e nessuno può giudicare – ma la massa di persone che erano presenti solo per condividere l’evento sui social, per farsi foto e per credersi migliori degli altri proprio no…sono stati uno spiacevole contorno.

I nostri video della serata: Video 1 | Video 2 | Video 3 | Video 4 | Video 5 |

A conclusione di tutto ciò, il giorno dopo, va fatta una riflessione sul tema. Gli appassionati si chiedono come mai in Italia sia difficile portare grandi nomi del panorama EDM, ma ieri ho avuto una risposta: Axwell, sul pre-drop di “On My Way” in chiusura di set (pre-drop lunghissimo ed emozionante) ha esclamato “if it’s not on the internet, it never happened”, a mio parere una frase non buttata lì a caso e rivolta al pubblico…

Perché mi sembra che l’apparire abbia preso il posto della sostanza, che non ci sappiamo più godere fino in fondo le cose.

Luca Dicio, UniRadio Cesena x EDM-Lab.com

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